La prima sede
La generosa donazione di un sacerdote siciliano don Matteo Catalano di Palazzolo Acreide, da anni traferito a Roma, permette alla neo-istituita confraternita di disporre di alcune case, in una zona periferica, in mezzo ad orti e vigne “presso li due macelli”. Viene così ricavato un oratorio che si affaccia in una viuzza, per lungo tempo chiamata “della Madonna di Costantinopoli”, prima di diventare l’attuale Via del Tritone.
L’icona che fu posta sull’altare maggiore della nascente cappella era una copia di quella popolarissima venerata a Costantinopoli che una pia tradizione attribuisce al pennello dell’Evangelista Luca.