Le prime confraternite

La capitale del Cristianesimo si accinge a celebrare il Giubileo del 1600, pronta ad accogliere una eccezionale ondata di pellegrini che, secondo lo storico Pastor, raggiunsero il numero di  500.000 a fronte di circa 100.000 residenti. In questo contesto storico, la Chiesa, appena uscita dal Concilio di Trento, incoraggia la formazione di “Compagnie” e “Confraternite” laicali che rispondono alle esigenze  dei principi della pietà eucaristica e mariana e favoriscono la carità e la solidarietà. In particolare a Roma nascono le “Confraternite” che raggruppano i fedeli che intendono caratterizzarsi per provenienza geografica (quelle dei Fiorentini e dei Napoletani in Via Giulia, dei Lombardi al Corso, dei Genovesi in via Arenula, dei Bergamaschi a piazza Colonna)  oppure per appartenenza ad un particolare mestiere (quelle dei Falegnami, dei Ferrari, dei Muratori, dei Palafrenieri, …)