una Arciconfraternita esiste ecclesialmente al fine di poterci offrire una adeguata formazione religiosa cristiana non solo a livello comune, di base, quanto in “un di più” di formazione. E’ una Confraternalità per darci qualcosa di “Arci”, un massimale di desiderio ben fondato!
Ogni Celebrazione liturgica è in senso proprio un tempo divino di formazione, ma suppone anche una catechetica e spirituale formazione per essere accolta in spirito di verità.
Con il mese di Dicembre quest’anno inizia il Tempo dell’Avvento (domenica 3 dicembre), tempo di formazione che ci introduce in maniera essenziale, facendocelo già pregustare, nel Tempo dell’Incarnazione, del Natale di Cristo Signore. L’Incarnazione determina la fede cristiana.
Così l’Avvento ci permette di invocare Colui che viene, quale Veglia continua del cuore della comunità, e di esistere davanti a Colui che giunge. La preghiera cristiana, e tanto più la preghiera liturgica, si manifesta principalmente come atto di presenza. “L’uomo che prega confessa la sua storicità e fa appello all’eschaton, chiedendo che ‘giunga’ il Dio già presente nell’ordine chiaro-scuro del mondo” (Jean-Yves Lacoste, filosofo e teologo).
L’Avvento ci fa attendere non passivamente e quindi ci sostiene nel vigilare per non essere sopraffatti dal sonno “da cui sono assenti la libertà e il lavoro deliberato della coscienza. … L’animale è capace d’insonnia o, molto più semplicemente, di restare sveglio perché ha fame o perché ha paura (e anch’io posso restare sveglio per le stesse ragioni). Ma non avrebbe alcun senso ritenerlo capace di veglia: questa non è per niente necessitata e può essere soltanto voluta. … il tempo della veglia è autenticamente nostro, è il tempo guadagnato sulla non-libertà, sulla non–coscienza e sulle mere necessità biologiche. … L’atto del vegliare ci appare allora come pura posizione di sé, come compendio di un’affermazione della nostra libertà. La nostra decisione di vegliare attesta un nostro fondamentale diritto: quello di dimostrare, attraverso il contenuto della nostra veglia, quel soprappiù di senso che diamo alla nostra umanità. La veglia non mi rivela come devo essere, ma come mi voglio” (Jean-Yves Lacoste). Ed è in tale eccedenza vigiliare che nasce il rapporto fondativo tra l’essere-nel-mondo e l’essere-davanti-a-Dio, un rapporto appunto nella piena libertà. A motivo di questo invito a vigilare, l’Avvento-Natale è il tempo che ci introduce nel tempo e nell’esperienza del “più-che-necessario”! Il rapporto con Dio in tal modo sfugge alla necessità e si cerca nella gratuità ed infinita liberalità di amore.
Carissimi, ci affidiamo tutti a questa grazia del tempo liturgico che vivremo, per considerare le proposte di vita cristiana offerte dall’Arciconfraternita. La Chiesa ci fa quasi subito incontrare la Solennità dell’Immacolata Concezione che desideriamo vivere con profondità, anche perché è un punto di forza nella cultura siciliana. Per questo si propongono due momenti di celebrazione:
Mercoledì 6 dicembre, ore 18,30, alla Basilica dei Santi XII Apostoli, vorremo unirci alla tradizione francescana che ha favorito grandemente l’istituzione della Solennità dell’Immacolata nella sua storia. Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis celebrerà la Santa Messa con, al termine, il canto del Tota Puchra.
Venerdì 8 dicembre, ore 9,30, ci incontreremo all’Odigitria e di lì, come nostra tradizione, ci avvieremo processionalmente verso la Colonna dell’Immacolata a Piazza di Spagna; qui i Padri francescani ci attendono per la nostra preghiera alla Vergine e per l’omaggio floreale dell’Arciconfraternita.
In questo cammino vivremo questo momento di fede uniti alla Confraternita della Madonna delle Grazie e del SS. Sacramento ed ancora, come il passato anno, al Serra Club di Roma, Associazione laicale che promuove una cultura cristiana favorevole alle vocazioni, in particolare al sacerdozio ed alla vita consacrata. Alle ore 11 la Santa Messa all’Odigitria.
Il 13 dicembre, mercoledì, la Festa di Santa Lucia ci unirà tutti in Odigitria per dare espressione partecipativa alla venerazione per la Santa siracusana. Anche in questa Festa vivremo due momenti, uno di conoscenza e l’altro celebrativo.
Ore 18,30. Presentazione in video, nella Sala Cappuzzo, del Poemetto sacro su Santa Lucia. 304 (anno del martirio) endecasillabi in rima siciliana; musiche su melodie arcaiche e modi gregoriani, ad opera del Confratello Maestro Angelo Cacciato.
Ore 19 Celebrazione solenne dell’Eucarestia, presieduta da Mons. Pablo Walter Castiglia, con Rito di Ammissione di nuovi Confratelli. Il canto liturgico sarà animato dal Coro Aramus, diretto dal Maestro Osvaldo Guidotti. Si prega di portare ed indossare il Cordone personale dell’Odigitria.
Al fine di esaltare la tradizione siciliana propria della Festa di S. Lucia, le nostre famiglie che parteciperanno offriranno al termine della Messa la “cuccìa” alla comune degustazione. Sono sicuro che quanti si cimenteranno nella preparazione laboriosa della “cuccìa” otterranno un buon risultato!
Il 15 dicembre, venerdì, l’Associazione Antonello da Messina, alle ore 16,30 sarà ancora benvenuta tra di noi per la presentazione, con proiezione, del Libro dedicato al Terremoto di Messina del 1908: “Messina città perduta” di Nicolò Fiorenza, studioso catanese. L’incontro sarà coordinato dalla Presidente Milena Romeo.
Il 16 dicembre, sabato, alle ore 19, la Celebrazione della Santa Messa domenicale, sarà seguita da un Concerto Natalizio offerto dal Coro guidato dalla Consorella Maestro Gisella Rocca, quale momento armonioso di scambio dell’augurio gioioso natalizio.
Il 17 dicembre, domenica, lo dedicheremo ad un tempo di spiritualità dell’Avvento-Natale, come l’anno passato, nella Basilica di San Marco a Piazza Venezia. Alle ore 10,30 il p. Gaetano Piccolo s.j. terrà un incontro biblico che ci introdurrà nella tematica spirituale, a partire dal Vangelo di Marco. Alle ore 12 parteciperemo alla Celebrazione domenicale eucaristica. Dopo, condivideremo in fraternità quel cibo, salato o dolce, che ciascuno vorrà portare in clima di festosa amicizia ed in dialogo di reciproca conoscenza. Lasceremo un breve tempo di confronto sul tema spirituale del giorno ed anche sulle nostre attese in Odigitria. E’ un’occasione che è stata richiesta da diversi di voi, sulla positiva scia dei ritiri già realizzati.
A questo proposito, vi anticipo che il Ritiro spirituale della Quaresima ci farà stare insieme il giorno 10 marzo 2024, domenica, presso il Centro Nazareth (via Portuense 1019), struttura in un ambiente pieno di verde e quindi di serenità e di possibilità di silenziosa preghiera. Vedrete che ci sentiremo fraternamente accolti come a casa nostra! Prendete subito nota e valorizzeremo in pieno l’offerta di questa domenica quaresimale, preparazione alla Pasqua.
La proposta formativa e spirituale è ben sostenuta e ciò non deve allarmare nessuno, quanto fare gioire per una ripresa buona che l’Arciconfraternita vuole vivere e portare avanti.
I membri dell’Arciconfraternita sono molti e se anche a turno si partecipasse, la nostra chiesa sarebbe sempre colma di presenze, così come ci auguriamo.
Ricordo tutti nella preghiera personale ed, ovviamente, assieme alla carissime Sorelle Francescane del Vangelo, nella preghiera in Odigitria sia nell’Adorazione al Santissimo Sacramento e sia nella quotidiana celebrazione della Santa Messa.
Un carissimo e grato saluto per la vostra attenzione alla vita dell’Arciconfraternita.
Grazie a tutti voi ed alle vostre famiglie.
Mons. Renzo Giuliano,
Primicerio
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ARCICONFRATERNITA SANTA MARIA ODIGITRIA DEI SICILIANI
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Il programma pastorale è soggetto a variazioni, ne daremo comunicazione attraverso il sito www.odigitria.org per email e di tanto in tanto per lettera. Prego coloro che non hanno ancora dato il proprio indirizzo email di segnalarlo a chiesaodigitria@odigitria.org